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Visualizzazione dei post con l'etichetta depressione

Gli hikikomori sono misantropi (odiano il genere umano)?

"La misantropia si sviluppa quando una persona, riposto completa fiducia nei confronti di un altro che sembri essere di buon animo e veritiero, scopre poi che questa persona in realtà non lo è. Quando questo succede troppo spesso, ecco che essa comincia, inevitabilmente, a odiare tutte le persone e a non fidarsi più di nessuno." Questa citazione di Socrate suggerisce come la misantropia, sentimento di odio e disprezzo trasversale nei confronti del genere umano , nasca spesso da un contrasto, dal dissiparsi di un'aspettativa che il soggetto aveva sviluppato e che poi è stata tradita. L'altro aspetto chiave consiste nel  processo di generalizzazione dal micro al macro. I soggetti che provocano la perdita di fiducia nel misantropo rappresentano un piccolo estratto dell'umanità, eppure le loro caratteristiche negative vengono estese e attribuite al genere umano nel suo complesso. Questo discorso vale sia per le esperienze dirette, ossia per le persone co...

Hikikomori: una nuova etichetta diagnostica?

L'hikikomori, a oggi, non è ancora stato riconosciuto ufficialmente, né in Giappone né dalla comunità scientifica internazionale, come una psicopatologia. Anche nel mio libro ho dedicato un capitolo su questa spinosa questione, spiegando perché l'isolato sociale volontario non sembri essere sempre e necessariamente depresso, fobico sociale, dipendente da internet o, peggio, affetto da psicosi. Eppure molto di frequente diverse di queste problematiche si associano alla condizione di ritiro. "Ma se l'hikikomori non è una psicopatologia, allora che cos'è?" In questo articolo voglio tornare sulla questione e provare a proporre un diverso approccio al problema. Si tratta evidentemente di un tema molto articolato che non può essere risolto in poche righe. Qui esprimerò, semplicemente e in sintesi, quello che è il mio personale punto di vista. Losing You - LY. Disagio adattivo di origine sociale "L’hikikomori è una pulsione all'...

Hikikomori e tecnologie digitali: educare, non privare

Sono passati oltre sei anni da quando scrissi l'articolo  "Hikikomori e Dipendenza da Internet: non confondiamoli" , nel quale argomentavo di come le due problematiche fossero distinte, mentre i media e il senso comune facessero di tutto per assimilarle. Oggi posso dire che il lavoro di sensibilizzazione portato avanti sta dando i suoi frutti, nonostante in molti cadano ancora in questo banale, quanto pericoloso, equivoco. Un semplice dato oggettivo prova, senza troppi dubbi, come l'hikikomori non sia causato direttamente dall'abuso delle nuove tecnologie : la maggior parte degli studi, infatti, fa risalire in fenomeno in Giappone negli anni '80, periodo storico nel quale internet, i videogiochi, i social network e gli smartphone non erano ancora entrati in modo pervasivo nelle nostre vite (o nemmeno esistevano), eppure gli isolati sociali erano già molto numerosi, tanto che alcune fonti collocano gli esordi del fenomeno addirittura negli anni ...

Il fenomeno degli INCEL: i "celibi involontari" che odiano le donne

ITA | ENG Post di Marco Crepaldi Durante questi anni di studio del fenomeno degli hikikomori , ho avuto modo di approfondire le mie conoscenze riguardo  le diverse problematiche che talvolta si associano all'isolamento sociale volontario , come, ad esempio, la depressione esistenziale , la dipendenza dai videogiochi e da internet , la fobia scolare e quella sociale. Eppure, un altro fenomeno sta attirando sempre di più la mia attenzione: sto parlando degli INCEL, parola coniata a partire dai termini inglesi "INvoluntary" e "CELibates" (che in italiano potremmo tradurre con l'espressione "celibi involontari"). Vi racconterò quanto ho compreso finora di questo fenomeno e quali sono le sue possibili connessioni con l'hikikomori. Losing You - LY Chi sono gli incel ? Gli incel sono maschi eterosessuali che sperimentano profonde difficoltà nelle relazioni con l'altro sesso. Queste difficoltà generano in loro una gr...

hikikomori e autismo: riflettiamo sulle possibili sovrapposizioni

Se interpretiamo l' hikikomori , NON come uno status dell'individuo, ma come una pulsione all'isolamento sociale  prolungata nel tempo e dettata da una visione pessimistica delle relazioni, della società e della realtà più in generale, ci renderemo allora conto di come non sia così impellente riuscire a tirare una linea netta tra coloro che possono essere fatti rientrare all'interno di questa definizione e coloro che, invece, ne sono completamente estranei. Comprendo perché vi sia una forte esigenza in tal senso: la burocrazia, a cui anche la medicina è assoggettata, ha bisogno di categorie diagnostiche ben definite, chiare e, se possibile, basate su criteri oggettivi. Siamo tanti, serve standardizzare. Eppure, in termini pratici, non vedo una particolare urgenza. La questione di fondo è che ci troviamo dinnanzi a un importante aumento del disagio psicologico, sempre più spesso presente in giovane età, con un ruolo importante giocato dall'ambiente sociale. A ...

Spazi di confronto online dedicati agli hikikomori: ecco perché ho deciso di chiuderli

Post di  Marco Crepaldi Come annunciato attraverso i profili social , ho recentemente preso la sofferta decisione di chiudere a tempo indeterminato tutti gli spazi online di Hikikomori Italia pensati per favorire l'interazione tra ragazzi e ragazze che soffrono di problematiche legate all'isolamento sociale volontario. Tali spazi, che includevano un gruppo Telegram, un gruppo Facebook e un forum, sono stati aperti circa tre anni fa in via del tutto sperimentale. In particolare il gruppo Telegram è nato su esplicita richiesta di un hikikomori che manifestava l'esigenza di un contatto più dinamico con i membri del forum. Ho già comunicato brevemente nel canale Telegram i motivi che mi hanno portato a tale scelta, ma voglio in questo articolo cercare di approfondirli ulteriormente, sia perché mi sento in dovere di dare una spiegazione ai tanti ragazzi che da questi mezzi traevano giovamento, sia perché penso che la mia esperienza possa essere utile a coloro c...

Gli isolati sociali over 40 in Giappone sono più di 600 mila

Post di  Marco Crepaldi Il Governo giapponese l'aveva annunciata da tempo e finalmente sono stati pubblicati i risultati della ricerca sugli hikikomori over 40. Nel precedente sondaggio del 2017, infatti, ci si era concentrati esclusivamente sulla fascia di età che andava dai 15 ai 39 anni, identificando ben 541.000 ritirati sociali. Ebbene, chi sperava in un numero inferiore purtroppo rimarrà deluso perché gli isolati tra i 40 e i 64 nel paese nipponico sono addirittura più dei giovani e toccano la cifra record di 613.000 casi, con i maschi che rappresentano quasi l'80% del totale (fonte "The Japan Times") . Sommando i numeri emersi dalle due indagini, dunque, si supera abbondantemente il milione di hikikomori. Andiamo a vedere nel dettaglio cosa ci dice questo importantissimo studio e proviamo a fare delle riflessioni in merito. Losing You Alla ricerca hanno partecipato 3.248 persone, delle quali quarantasette sono risultate avere delle ca...

Hikikomori e sesso: ecco come gli isolati sociali vivono la propria sessualità

Post di  Marco Crepaldi Quello sessuale è un istinto che abbiamo sviluppato in ottica riproduttiva, ma che nella società moderna si è svincolato quasi totalmente dalla sua funzione originaria e ha assunto una connotazione prettamente edonica e ludica.   Non solo, la frequenza e la qualità della performance sessuale sono divenuti parametri di confronto sociale e dunque in grado di conferire un determinato status. Soprattutto se parliamo di maschi, il successo sessuale determina maggiore rispetto e autostima. Diversamente, l'insuccesso può determinare una posizione di inferiorità in grado di provocare malessere e frustrazione in colui che la sperimenta. Il sesso diventa quindi, a tutti gli effetti, una fonte di pressione di realizzazione sociale , ovvero quella dinamica che da sempre abbiamo indicato come la causa madre dell'hikikomori. Viene dunque da chiedersi se esista un nesso tra il crescente fenomeno dell'isolamento giovanile volontario e l'aumento de...