Dai dati emersi in Giappone, e da quelli che ho raccolto in Italia internamente alla nostra associazione genitori , sembra evidente che l’hikikomori rappresenti un fenomeno sociale principalmente maschile: addirittura la percentuale italiana si attesterebbe intorno al 90% , contro il circa 70% riportato dal paese nipponico. Ho già spiegato in un precedente articolo perché tali dati potrebbero essere condizionati da una cultura che vede la donna come maggiormente centrata nel contesto casalingo, tale per cui, soprattutto nelle prime fasi dell'isolamento, l'allarme generato nella famiglia risulterebbe minore. Eppure, sono convinto che il fenomeno riguardi effettivamente più i maschi, per una serie di ragioni che proverò ad approfondire in questo articolo dedicato. Losing You - LY Cos’è il “ruolo di genere”? Diciamolo chiaramente: non esistono ragioni strettamente biologiche per cui l’hikikomori riguardi maggiormente gli esseri umani di sesso maschile rispe...
Associazione Nazionale Ritiro Sociale Volontario