Passa ai contenuti principali

Post

Istituto Superiore di Sanità: tra gli studenti italiani ci sono oltre 60mila hikikomori

L’Istituto Superiore di Sanità è il più importante ente di ricerca a disposizione del Ministero della Salute. Ciò che rileva attraverso i suoi studi può dunque influenzare anche le politiche a livello nazionale, o almeno così dovrebbe essere. Di recente l’ISS ha pubblicato i risultati di un’importante ricerca condotta su una popolazione appartenente alla cosiddetta "generazione Z" , concentrandosi in particolare sulla fascia adolescenziale minorenne, ovvero quella che va dagli 11 ai 17 anni. La ricerca ha come scopo primario quello di indagare quanto i giovanissimi siano affetti da dipendenze di tipo comportamentale, in particolare dipendenza da internet, da social e da cibo. Tuttavia affronta anche un’altra dimensione, ovvero  la tendenza al ritiro sociale, e in particolare l’hikikomori.  Si tratta infatti di una delle primissime ricerche condotte a livello nazionale che indaga il fenomeno del ritiro sociale volontario cronico giovanile. Lo studio dell'ISS Innanzitutto
Post recenti

Hikikomori: perché può essere definito come un "ritiro sociale volontario cronico giovanile"

  A oggi non esiste una definizione univoca e universalmente accettata di cosa effettivamente s'intenda con il termine " hikikomori ". In molti lo chiamano semplicemente "isolamento sociale", ma è evidente che tale definizione non sia in grado di rappresentare a pieno le caratteristiche peculiari di questa nuova e diffusissima dinamica psicosociale. Sì, perché "isolamento sociale" può essere anche quello degli anziani o di una persona con un disturbo psicotico grave; condizioni che però non hanno nulla a che vedere con l'hikikomori. Dopo anni di ricerca e di studio del fenomeno, sono giunto alla conclusione che i termini che meglio lo descrivono sono in particolare cinque, ovvero "ritiro sociale volontario cronico giovanile". Ognuno di questi ha una sua importanza fondamentale. Ritiro sociale L'isolamento sociale può essere considerato il sintomo più caratteristico della condizione hikikomori. Il soggetto infatti tende a nascondersi

450€ al mese ai giovani hikikomori: l'iniziativa del governo sudcoreano

  Dopo il Giappone, anche la Corea del Sud ha previsto un supporto economico per gli hikikomori , solo però per chi rientra nella fascia d'età   tra i 9 e i 24 anni. La cifra prevista sarà pari a 650mila Won al mese (che al cambio attuale corrispondono a circa 450€).   L'iniziativa è partita dal Ministero dell'Uguaglianza di Genere e della Famiglia , alla luce dei dati allarmanti sul fenomeno del ritiro sociale volontario cronico nel paese, riportati dal  Korea Institute for Health and Social Affairs,  che ha stimato circa 338mila casi di hikikomori nella fascia d'età che va dai 19 ai 39 anni (circa il 3% del totale), con il 40% che ha iniziato l'isolamento già durante l'adolescenza.  I dettagli della misura L'indennizzo previsto per gli hikikomori rientra in una legge più ampia finalizzata ad aiutare i giovani, in particolare quelli in una condizione di difficoltà, per esempio chi non ha un tutore o chi è a rischio (cito testualmente) di "delinquenza

Nuovo sondaggio sugli hikikomori in Giappone: sono 1,5 milioni! E in Italia?

  In Giappone ci sono circa 1,5 milioni di hikikomori: questo il dato emerso dall'ultimo sondaggio nazionale condotto nel novembre 2022 dal governo giapponese. I numeri sono in aumento rispetto alle rilevazioni precedenti e la causa sembra essere soprattutto legata al  Covid-19 : circa un quinto dei partecipanti allo studio infatti ha dichiarato che il proprio isolamento è stato determinato da alterazioni nello stile di vita riconducibili direttamente o indirettamente alla pandemia.  Partendo da questo nuovo e sconcertante dato, nel presente articolo cercheremo di fare alcune riflessioni sull'evoluzione del fenomeno degli hikikomori, sia in Giappone che in Italia, anche alla luce dei nuovi dati relativi al nostro paese emersi dallo studio del CNR e da quello dell' Istituto Superiore di Sanità. Gli studi quantitativi giapponesi L'interesse ufficiale del governo giapponese per l'h ikikomori parte nel 2013, quando viene pubblicato il primo studio qualitativo in cui

Ci sono davvero oltre 50 mila hikikomori adolescenti in Italia? Analisi critica dello studio del CNR

Lo scorso 2 marzo 2023 sono stati comunicati i risultati del primo grande studio quantitativo sul fenomeno degli hikikomori in Italia (lo trovate a questo link ). La ricerca è stata condotta dal CNR IFC Istituto di Fisiologia Clinica, in collaborazione con l'Associazione Gruppo Abele Onlus di Torino. Come strumento di raccolta dati è stato utilizzato il questionario ESPAD®Italia 2021, che da molti anni ormai analizza i consumi psicoattivi (alcol, tabacco, ecc.) e altri comportamenti a rischio degli studenti delle scuole superiori tra i 15 e i 19 anni.  In questo articolo metteremo in evidenza quelli che sono i dati più interessanti emersi dallo studio del CNR, ma anche quelli che sono i numerosi limiti che abbiamo rilevato.  La possibile sovrapposizione con la dispersione scolastica   "L’81,6% dei Dirigenti rispondenti al questionario, ha affermato che, nell’anno scolastico 2020-2021 vi è stato almeno uno studente della scuola coinvolto nel fenomeno della dispersione scolast

Nasce un questionario internazionale per identificare la condizione di hikikomori: svolta decisiva?

Negli ultimi anni si sono fatti importanti passi avanti nello studio dell' hikikomori , sia a livello internazionale, ma anche per quanto riguarda il contesto italiano.  Recentemente un gruppo di ricercatori universitari ha anche lavorato alla costruzione di un questionario quantitativo che sia in grado di identificare i sintomi dell'isolamento sociale volontario, anche nelle sue fasi più precoci.  In questo articolo osserveremo i vari item che compongono il questionario e cercheremo anche di comprenderne i pro e i contro della sua applicazione concreta.  Come nasce l'idea del questionario?  L'hikikomori ad oggi non è un disagio ufficialmente riconosciuto dal DSM-5 , il  Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali  a cui fanno riferimento tutti gli operatori sanitari a livello internazionale. Eppure, sono ormai numerose le ricerche scientifiche che in tutto il mondo parlano di "hikikomori" ed è dunque possibile che questo termine verrà presto inter

Curare l'ansia sociale con la Realtà Virtuale: è possibile?

Le nuove tecnologie, in particolare i videogiochi, vengono spesso additate come responsabili dei problemi di isolamento sociale dei giovani , e in parte ciò è vero, ma in questo video vorrei parlarvi delle loro potenzialità positive e in particolare di quelli che potrebbero essere gli utilizzi a scopo terapeutico della cosiddetta realtà virtuale. Lo sapete bene, con “realtà virtuale” si intende l’immersione del soggetto in un ambiente completamente digitale, solitamente attraverso i visori, una tecnologia ancora acerba ma su cui le grandi aziende tech stanno investendo miliardi. La realtà virtuale non è da confondere con la realtà aumentata , che invece consiste nell’utilizzare le nuove tecnologie, come per esempio lo smartphone, al fine di generare nuove informazioni create digitalmente ma da noi percepibili come all’interno del mondo reale. Uno dei più popolari esempi di realtà aumentata è quella di Pokemon Go , che è stato molto criticato per il grande numero di incidenti che sembr