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Post di Marco Crepaldi
Durante questi anni di studio del fenomeno degli hikikomori, ho avuto modo di approfondire le mie conoscenze riguardo le diverse problematiche che talvolta si associano all'isolamento sociale volontario, come, ad esempio, la depressione esistenziale, la dipendenza dai videogiochi e da internet, la fobia scolare e quella sociale.
Eppure, un altro fenomeno sta attirando sempre di più la mia attenzione: sto parlando degli INCEL, parola coniata a partire dai termini inglesi "INvoluntary" e "CELibates" (che in italiano potremmo tradurre con l'espressione "celibi involontari").
Vi racconterò quanto ho compreso finora di questo fenomeno e quali sono le sue possibili connessioni con l'hikikomori.
Losing You - LY |
Chi sono gli incel?
Gli INCEL si auto-includono in tre categorie:
- i virgin: coloro che non hanno mai avuto rapporti sessuali (chi li ha avuti spesso dichiara di essersi rivolto a prostitute);
- i kissless-virgin: coloro che non hanno mai avuto rapporti sessuali e non hanno mai baciato;
- gli hugless-kissless-virgin: coloro che non hanno mai avuto rapporti sessuali, non hanno mai baciato e nemmeno abbracciato una potenziale partner.
Gli incel sembrano essere ossessionati in particolare dell'aspetto esteriore: hanno generalmente una bassa autostima fisica e si percepiscono come poco attraenti. Nella loro prospettiva la bellezza è una variabile oggettiva e misurabile attraverso l'osservazione di precise disposizioni fisiche (per esempio la struttura della mascella, oppure lo spessore dei polsi, ecc.).
Eppure l'elemento principale che li rende effettivamente poco interessanti all'altro sesso è probabilmente legato soprattutto agli aspetti di personalità e in particolare a un'insicurezza di fondo che rappresenta un serio handicap nella società moderna, non solo nelle relazioni sentimentali e sessuali, ma nelle relazioni in genere.
Gli incel spesso si definiscono anche "redpillati" (termine che deriva dalla famosa scena del film Matrix). La "Teoria RedPill" sostiene che il potere sociale sia maggiormente in mano alle donne, nonostante i media e il senso comune ci indurrebbero a credere il contrario.
Non tutti gli incel, tuttavia, abbracciano la "Teoria Redpill", così come non tutti i redpillati sono necessariamente incel.
Se ci fermiamo alle teorie più o meno grottesche che si accostano agli incel, potremmo commettere l'errore di sottovalutare e banalizzare la questione, eppure ci troviamo di fronte a un vero e proprio fenomeno sociale legato ai mutamenti sociali avvenuti negli ultimi decenni, in particolare relativi ai ruoli di genere.
Se prendiamo come riferimento la storia della civiltà umana, ci accorgeremo che la coppia "romantica", ovvero quella costituita esclusivamente sulla base della volontà paritaria di entrambe le parti, è una consuetudine relativamente recente. In passato i fidanzamenti e i matrimoni erano combinati e stabiliti dalle famiglie per fini utilitaristici (principalmente economici). A farne le spese era soprattutto la donna, costretta talvolta ad accoppiarsi in giovanissima età.
Anche in tempi più recenti, nonostante la progressiva estinzione di queste usanze, la donna ha comunque continuato a subire una forte pressione socio-culturale ad accasarsi, in particolare da parte della famiglia, trovandosi talvolta con le spalle al muro e dovendo forzare le proprie scelte di accoppiamento.
Nella società odierna le cose - per fortuna - stanno cambiando. La donna sta infatti acquisendo progressivamente maggiore autonomia decisionale e indipendenza economica, potendosi permettere di selezionare con maggiore libertà i propri partners. Questo, tuttavia, comporta dall'altro lato, ovvero quello maschile, un aumento della competizione, con difficoltà significativamente maggiori per coloro che non possiedono le competenze necessarie a rendersi attraenti agli occhi dell'altro sesso.
I due fenomeni sono ovviamente molto differenti, a partire dal fatto che il termine "incel", a differenza di "hikikomori", è stato auto-coniato dai diretti interessati. Non si tratta di un particolare da sottovalutare poiché ciò esprime in modo evidente l'esigenza di trovare un elemento di aggregazione, utile condividere e a lenire, almeno in parte, la grande frustrazione che deriva dal proprio status.
Eppure vedo alcune affinità tra i due fenomeni:
Un ragazzo inibito socialmente faticherà a instaurare relazioni amicali soddisfacenti con i coetanei e, forse in modo ancor più estremo, fallirà nelle relazioni sentimentali con l'altro sesso. Nel caso in cui fossero le pressioni sessuali quelle dominanti all'interno dello spettro delle pressioni sociali che portano un maschio etero a isolarsi, potrebbe insorgere in lui, come meccanismo psicologico difensivo, un atteggiamento di forte ostilità nei confronti delle donne e, di conseguenza, potrebbe essere fatto rientrare all'interno del fenomeno degli incel. Questo contribuirebbe a spiegare il motivo per cui gli hikikomori sono soprattutto di genere maschile.
Il fenomeno degli incel merita molta più attenzione da parte dei ricercatori sociali poiché i livelli di sofferenza e frustrazione che possono celarsi dietro a questa condizione non sono affatto trascurabili e possono dare adito a forme di violenza auto o etero-diretta (esistono già alcuni casi di cronaca nera dove sono coinvolti sedicenti incel).
Come per gli hikikomori, è importante sensibilizzare sull'argomento e invitare coloro che ne soffrono a chiedere aiuto a professionisti adeguatamente formati, in particolare sessuologi.
Dobbiamo essere consapevoli di come il costante aumento della competizione sociale, e delle conseguenti pressioni di realizzazione personale, possa avere ripercussioni diversificate a seconda delle predisposizioni personali di ogni individuo. C'è chi finirà per prendersela con la società, chi con le donne e chi con altro. I sentimenti di inadeguatezza e fallimento ci portano a puntare il dito nel disperato tentativo di ridurre il senso di colpa e la sofferenza che deriva dalla propria condizione.
Piaccia o meno, queste sono le regole dell'attuale modello sociale: chi è in grado di reggere le pressioni e sfruttarle a proprio vantaggio performerà al massimo raggiungendo alti livelli di successo personale. Per gli altri non rimane che imparare a convivere con la pressione, oppure provare a cambiare le regole del gioco, ammesso che questa seconda opzione differisca dalla prima.
Perché esistono gli incel?
Se prendiamo come riferimento la storia della civiltà umana, ci accorgeremo che la coppia "romantica", ovvero quella costituita esclusivamente sulla base della volontà paritaria di entrambe le parti, è una consuetudine relativamente recente. In passato i fidanzamenti e i matrimoni erano combinati e stabiliti dalle famiglie per fini utilitaristici (principalmente economici). A farne le spese era soprattutto la donna, costretta talvolta ad accoppiarsi in giovanissima età.
Anche in tempi più recenti, nonostante la progressiva estinzione di queste usanze, la donna ha comunque continuato a subire una forte pressione socio-culturale ad accasarsi, in particolare da parte della famiglia, trovandosi talvolta con le spalle al muro e dovendo forzare le proprie scelte di accoppiamento.
Nella società odierna le cose - per fortuna - stanno cambiando. La donna sta infatti acquisendo progressivamente maggiore autonomia decisionale e indipendenza economica, potendosi permettere di selezionare con maggiore libertà i propri partners. Questo, tuttavia, comporta dall'altro lato, ovvero quello maschile, un aumento della competizione, con difficoltà significativamente maggiori per coloro che non possiedono le competenze necessarie a rendersi attraenti agli occhi dell'altro sesso.
Perché gli incel soffrono la loro condizione?
La difficoltà nell'avere partner sessuali rappresenta per il maschio etero, ancor più che per la femmina etero, una grande fonte di sofferenza e frustrazione, non tanto per l'impossibilità di soddisfare i propri impulsi sessuali, ma piuttosto a causa delle pressioni socio-culturali legate ai ruoli di genere.
Nei maschi etero il sesso si lega culturalmente al potere e allo status sociale: ciò significa che più si è abili e prestanti in tale ambito, più ci si sentirà percepiti positivamente. Al contrario, eventuali deficit potrebbero far insorgere sentimenti di inadeguatezza e fallimento: l'etichetta di "vergine" è particolarmente carica di stigma nella società moderna.
Nelle donne le pressioni socio-culturali cambiano e l'avere molti partner sessuali rappresenta generalmente motivo di vergogna e senso di colpa. Il risultato di questa alterazione degli istinti legata ai ruoli di genere consiste nell'insorgenza di un forte disequilibrio tra "domanda e offerta" sessuale: da una parte i maschi sentiranno la pressione ad avere più partner possibili, mentre dall'altra le donne a operare una maggiore selettività.
Quali sono le connessioni tra incel e hikikomori?
Eppure vedo alcune affinità tra i due fenomeni:
- il pensiero sviluppato dagli incel sembra essere un meccanismo psicologico difensivo atto ad abbassare la pressione sociale e il senso di colpa percepito attraverso l'attribuzione del proprio fallimento relazionale con l'altro sesso a fattori esterni al proprio controllo, come, ad esempio, ai gusti delle donne o all'aspetto fisico. Nel caso dell'hikikomori il meccanismo psicologico è simile, con la differenza che l'elemento negativo e fuori controllo è spesso rappresentato dalla scuola, dai genitori, dai coetanei o, più in generale, dalla società;
- il fenomeno degli hikikomori nasce a causa delle forti pressioni di realizzazione sociale generate della dinamiche sociali moderne. All'interno di queste pressioni un ruolo importante lo hanno anche le pressioni sessuali che, come abbiamo visto, costituiscono delle pressioni sociali a tutti gli effetti.
Un ragazzo inibito socialmente faticherà a instaurare relazioni amicali soddisfacenti con i coetanei e, forse in modo ancor più estremo, fallirà nelle relazioni sentimentali con l'altro sesso. Nel caso in cui fossero le pressioni sessuali quelle dominanti all'interno dello spettro delle pressioni sociali che portano un maschio etero a isolarsi, potrebbe insorgere in lui, come meccanismo psicologico difensivo, un atteggiamento di forte ostilità nei confronti delle donne e, di conseguenza, potrebbe essere fatto rientrare all'interno del fenomeno degli incel. Questo contribuirebbe a spiegare il motivo per cui gli hikikomori sono soprattutto di genere maschile.
Detto ciò, dalle mie osservazioni ho potuto notare come non tutti gli hikikomori vivano l'assenza di relazioni sessuali con particolare ansia e senso di fallimento. In molti, ad esempio, si professano asessuali o demisessuali, ovvero attratti sessualmente da un partner solamente in presenza di un forte legame emotivo. Dunque la sovrapposizione tra i due fenomeni, se esiste, è solamente parziale.
Conclusioni
Come per gli hikikomori, è importante sensibilizzare sull'argomento e invitare coloro che ne soffrono a chiedere aiuto a professionisti adeguatamente formati, in particolare sessuologi.
Dobbiamo essere consapevoli di come il costante aumento della competizione sociale, e delle conseguenti pressioni di realizzazione personale, possa avere ripercussioni diversificate a seconda delle predisposizioni personali di ogni individuo. C'è chi finirà per prendersela con la società, chi con le donne e chi con altro. I sentimenti di inadeguatezza e fallimento ci portano a puntare il dito nel disperato tentativo di ridurre il senso di colpa e la sofferenza che deriva dalla propria condizione.
Piaccia o meno, queste sono le regole dell'attuale modello sociale: chi è in grado di reggere le pressioni e sfruttarle a proprio vantaggio performerà al massimo raggiungendo alti livelli di successo personale. Per gli altri non rimane che imparare a convivere con la pressione, oppure provare a cambiare le regole del gioco, ammesso che questa seconda opzione differisca dalla prima.
Presidente e fondatore "Hikikomori Italia"
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