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Losing You - LY. |
Anche in Italia l'attenzione nei confronti del fenomeno sta aumentando. L'hikikomori, infatti, non sembra essere una sindrome culturale esclusivamente legata al contesto nipponico, come si riteneva all'inizio, ma un disagio adattivo sociale che riguarda tutti i paesi economicamente sviluppati del mondo. In Italia i dati ufficiali si concentrano esclusivamente sugli studenti delle scuole secondarie e stimano tra i 50mila e i 70mila casi, mentre non esistono ancora studi quantitativi condotti sull'intera popolazione.
Le cause possono essere diverse:
- caratteriali: gli hikikomori sono ragazzi spesso intelligenti, ma anche particolarmente sensibili e inibiti socialmente. Questo temperamento contribuisce alla loro difficoltà nell'instaurare relazioni soddisfacenti e durature, così come nell'affrontare con efficacia le inevitabili difficoltà e delusioni che la vita riserva;
- familiari: l'assenza emotiva del padre e l'eccessivo attaccamento con la madre sono indicate come possibili concause, soprattutto nell'esperienza giapponese. I genitori faticano a relazionarsi con il figlio, il quale spesso rifiuta qualsiasi tipo di aiuto;
- scolastiche: il rifiuto della scuola è uno dei primi campanelli d'allarme dell'hikikomori. L'ambiente scolastico viene vissuto in modo particolarmente negativo. Molte volte dietro l'isolamento si nasconde una storia di bullismo;
- sociali: gli hikikomori sviluppano una visione molto negativa della società e soffrono particolarmente le pressioni di realizzazione sociale, dalle quali cercano in tutti i modi di fuggire.
Il principale obiettivo dell'associazione Hikikomori Italia ETS è quello di informare, sensibilizzare e tentare di accendere una riflessione critica sul fenomeno. Si tratta infatti di una questione che ci riguarda tutti, come società.
Un secondo obiettivo, non di inferiore importanza, è quello di fornire ai giovani italiani che soffrono di ritiro sociale un primo supporto psicologico online totalmente gratuito. Per quanto riguarda le famiglie invece vi è la possibilità di confrontarsi, sempre online, attraverso i nostri spazi dedicati, oppure in presenza nei gruppi di mutuo aiuto attivati dalla nostra associazione Hikikomori Italia Genitori ONLUS.
Se anche voi, come noi, desiderate comprendere meglio l'hikikomori e le dinamiche più profonde, vi invito a leggere i post presenti all'interno di questo blog e a seguire i nostri canali social, in particolare Facebook e Instagram.
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Grazie infinite.
Grazie infinite.
Marco Crepaldi
Psicologo
Psicologo
Presidente fondatore "Hikikomori Italia"
marco.crepaldi@hikikomoriitalia.it