Passa ai contenuti principali

Chi sono gli hikikomori?


ITA | ENG

"Hikikomori" è un termine giapponese che significa letteralmente "stare in disparte" e viene utilizzato per riferirsi a chi decide di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi (da alcuni mesi fino a diversi anni), rinchiudendosi nella propria abitazione, senza aver nessun tipo di contatto diretto con il mondo esterno, talvolta nemmeno con i propri genitori. È un fenomeno che riguarda soprattutto gli adolescenti, principalmente maschi, anche se l'incidenza femminile sembra essere in aumento e potrebbe essere stata sottostimata dagli studi condotti finora. 


Losing You - LY.


Le indagini ufficiali condotte dal governo giapponese hanno identificato circa 1.5 milioni di casi, con un'età media superiore ai quarant'anni. Questo perché, sebbene il ritiro sociale insorga principalmente durante l'adolescenza, esso tende a cronicizzarsi con molta facilità e può dunque durare potenzialmente tutta la vita.

Anche in Italia l'attenzione nei confronti del fenomeno sta aumentando. L'hikikomori, infatti, non sembra essere una sindrome culturale esclusivamente legata al contesto nipponico, come si riteneva all'inizio, ma un disagio adattivo sociale che riguarda tutti i paesi economicamente sviluppati del mondo. In Italia i dati ufficiali si concentrano esclusivamente sugli studenti delle scuole secondarie e stimano tra i 50mila e i 70mila casi, mentre non esistono ancora studi quantitativi condotti sull'intera popolazione.



Le cause possono essere diverse:

  • scolastiche: il rifiuto della scuola è uno dei primi campanelli d'allarme dell'hikikomori. L'ambiente scolastico viene vissuto in modo particolarmente negativo. Molte volte dietro l'isolamento si nasconde una storia di bullismo;
  • sociali: gli hikikomori sviluppano una visione molto negativa della società e soffrono particolarmente le pressioni di realizzazione sociale, dalle quali cercano in tutti i modi di fuggire.

Tutto questo porta a una crescente difficoltà e demotivazione del soggetto nel confrontarsi con la vita sociale, fino a un vero e proprio rifiuto della stessa. Anche la dipendenza da internet viene spesso indicata come una delle principali cause del ritiro sociale, ma in molti casi l'abuso delle nuove tecnologie sembra rappresentare più una conseguenza dell'isolamento che una sua causa diretta.



Il principale obiettivo dell'associazione Hikikomori Italia ETS è quello di informare, sensibilizzare e tentare di accendere una riflessione critica sul fenomeno. Si tratta infatti di una questione che ci riguarda tutti, come società. 

Un secondo obiettivo, non di inferiore importanza, è quello di fornire ai giovani italiani che soffrono di ritiro sociale un primo supporto psicologico online totalmente gratuito. Per quanto riguarda le famiglie invece vi è la possibilità di confrontarsi, sempre online, attraverso i nostri spazi dedicati, oppure in presenza nei gruppi di mutuo aiuto attivati dalla nostra associazione Hikikomori Italia Genitori ONLUS. 

Se anche voi, come noi, desiderate comprendere meglio l'hikikomori e le dinamiche più profonde, vi invito a leggere i post presenti all'interno di questo blog e a seguire i nostri canali social, in particolare Facebook e Instagram.

Se poi desiderate supportare direttamente il nostro lavoro, lo potete fare attraverso il 5xmille, inserendo il nostro codice fiscale nella vostra dichiarazione dei redditi: 93551460152

Grazie infinite. 

Marco Crepaldi
Psicologo
Presidente fondatore "Hikikomori Italia"
marco.crepaldi@hikikomoriitalia.it




Post popolari in questo blog

Come si aiuta chi non vuole essere aiutato?

ITA |  ENG Molti hikikomori ritengono di non avere alcun problema e ripetono di voler essere lasciati in pace. Questo atteggiamento di rifiuto porta inevitabilmente a continui conflitti con i genitori che, invece, vorrebbero vedere il figlio condurre una vita diversa, una vita "come quella dei coetanei". I genitori più determinati, dopo lunghe battaglie, riescono a convincere i figli a recarsi da uno psicologo, ma i percorsi psicoterapeutici possono rivelarsi inconcludenti quando non vi è una reale motivazione intrinseca da parte degli hikikomori a cambiare il proprio stato. Spesso, chi accetta di essere seguito da un professionista lo fa solamente per "fare contenti gli altri" e per far cessare le pressioni dei famigliari. Losing You - LY "I o sto bene, perché volete costringermi a fare una vita diversa?" Questa è una delle principali obiezioni che potrebbe avanzare un hikikomori. E non è necessariamente una bugia. In quel momen...

Come approcciare un hikikomori: buone prassi e comportamenti da evitare

ITA | ENG Avere a che fare con un hikikomori rappresenta una compito delicato per chiunque , si tratti di un genitore, di un insegnante, di un amico o di uno psicologo, dal momento che ci si trova a doversi relazionare con persone profondamente negative, sfiduciate e disilluse nei confronti dei rapporti interpersonali. Per non essere respinti bisogna cercare di aggirare le barriere che hanno eretto nei confronti del mondo sociale , evitando qualsiasi tipo di forzatura o atteggiamento supponente, ma ponendosi come degli interlocutori umili, empatici e non giudicanti. Losing You - LY In questo post ho voluto provare a riassumere i comportamenti che, sulla base della mia esperienza, si sono rivelati propedeutici a raggiungere dei risultati positivi e quelli che, al contrario, tendono a generare nell'hikikomori ulteriore chiusura e possono, talvolta, aggravarne la condizione di isolamento. Comportamenti consigliati 1. Riconoscerne la sofferenza Anche se la scelta...

I primi dati statistici sul fenomeno degli hikikomori in Italia

ITA | ENG All'interno del libro "Hikikomori, i giovani che non escono di casa"   analizzo il fenomeno dell'isolamento sociale giovanile partendo dalle principali ricerche scientifiche pubblicate sino a oggi e integrando con quella che è la mia esperienza osservativa diretta maturata negli ultimi sette anni di studio. Al termine del testo presento anche i risultati della prima indagine statistica in assoluto condotta sul fenomeno a livello nazionale, la quale ha coinvolto 288 madri e padri dell' Associazione Hikikomori Italia Genitori ONLUS , e i cui dati emersi sono estremamente preziosi per meglio definire la natura del problema. Ecco alcune delle statistiche più interessanti. L'87,85% del campione selezionato ha un figlio in isolamento sociale di sesso maschile. Nonostante tale dato confermi quanto emerso dai sondaggi Giapponesi circa la prevalenza di hikikomori maschi, lo sbilanciamento di genere appare eccessivo, sia facendo rifer...