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Hikikomori e sesso: ecco come gli isolati sociali vivono la propria sessualità


Post di Marco Crepaldi

Quello sessuale è un istinto che abbiamo sviluppato in ottica riproduttiva, ma che nella società moderna si è svincolato quasi totalmente dalla sua funzione originaria e ha assunto una connotazione prettamente edonica e ludica. Non solo, la frequenza e la qualità della performance sessuale sono divenuti parametri di confronto sociale e dunque in grado di conferire un determinato status.

Soprattutto se parliamo di maschi, il successo sessuale determina maggiore rispetto e autostima. Diversamente, l'insuccesso può determinare una posizione di inferiorità in grado di provocare malessere e frustrazione in colui che la sperimenta. Il sesso diventa quindi, a tutti gli effetti, una fonte di pressione di realizzazione sociale, ovvero quella dinamica che da sempre abbiamo indicato come la causa madre dell'hikikomori.

Viene dunque da chiedersi se esista un nesso tra il crescente fenomeno dell'isolamento giovanile volontario e l'aumento della pressione sessuale nella società moderna. Proviamo a capirlo.



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Il ruolo del sesso nella società moderna


Il sesso è una tematica che permea e domina ogni ambito della nostra società, ma spesso lo fa in modo latente e superficiale, mentre raramente viene affrontato con serietà e trasparenza. Sui media tradizionali, come sul web, siamo continuamente bombardati da input che lo riguardano, i quali, sempre più spesso, ci suggeriscono quanto sia importante per gli altri e, di conseguenza, quanto dovrebbe esserlo anche per noi.

In particolare i porno trasmettono un'immagine meccanica e stereotipata dell'atto sessuale, sia per l'uomo che per la donna. Quest'ultima, inoltre, viene spesso oggettivata e ridotta a semplice strumento di piacere a uso e consumo del maschio. Tale rappresentazione provoca diversi impatti sulla psiche del consumatore, poiché contribuisce a legare al sesso concetti come potere, possesso e violenza.

Inoltre, dal momento che l'atto viene derubricato a mera performance, quello che si genera in entrambi i sessi è un'ansia da prestazione che rischia svuotare il rapporto sessuale di qualsiasi piacere poiché tutta la concentrazione sarà indirizzata non sulle sensazioni fisiche e mentali, ma sul timore di non deludere le presunte aspettative del partner.

L'argomento è vastissimo e non voglio dilungarmi eccessivamente nella sua trattazione (per maggiore completezza vi consiglio di guardare questo mio video). Quello che mi preme evidenziare è come il sesso sia così predominante e impattante nella società moderna, e allo stesso tempo rimanga un tabù nell'educazione dei giovani, per cui genitori e insegnanti faticano a trattarlo in modo adeguato, demandando l'apprendimento alle esperienze casuali della vita.



Guarda il video


Il fenomeno degli INCEL


Se nella società moderna il sesso è sempre più legato allo status sociale, a tal punto che spesso il bisogno di piacere fisico passa in secondo piano, chi fatica a trovare partner sessuali avrà ripercussioni sulla propria autostima e proverà un grande senso di frustrazione.

Soprattutto nei maschi eterosessuali tale frustrazione può portare anche a identificare come capro espiatorio le donne, ree di essere attratte quasi esclusivamente da determinate caratteristiche fisiche, temperamentali e sociali. È questo il caso degli "INCEL" (termine che deriva dall'abbreviazione delle parole inglesi "involuntary celibate", ovvero "celibe involontario), i quali finiscono per ricercare in fattori esterni, come ad esempio il proprio aspetto fisico, un alibi che possa giustificare le proprie fragilità relazionali.

In particolare, la dinamica sociologica che ha dato vita a questo fenomeno può essere identificata nella maggiore emancipazione ottenuta dalla donna nella società moderna, che non dipende più dall'uomo come in passato, sia culturalmente che economicamente, e può dunque selezionare con maggiore autonomia i propri partner sessuali.

Forse ce lo siamo dimenticati, ma fino a non molti anni fa l'amore romantico rappresentava un lusso per pochi. I matrimoni erano perlopiù programmati, con le donne spesso utilizzate come merce di scambio, oppure pressate affinché si accasassero a tutti i costi, a prescindere dai legami sentimentali. Questo faceva sì che gli uomini, indipendentemente dal proprio aspetto fisico e dalle proprie abilità in fatto di corteggiamento, potessero sfogare i propri istinti sessuali.

Oggi, per fortuna, non è più così, ma i contraccolpi sociali sono evidenti e andrebbero esaminati con maggiore attenzione.


Come vivono il sesso gli hikikomori?


Molti hikikomori si professano asessuali o, più frequentemente, demisessuali, ovvero in grado di provare attrazione sessuale solamente nei confronti di persone con le quali instaurano precedentemente un forte legame emotivo. Potremmo definirla una visione romantica del sesso, profondamente in contrasto i valori dominanti della società attuale, lontana da quelle immoralità e quelle "derive sociali" che essi rifuggono.

Altri ancora sostengono di non pensarci poiché vedono il sesso come una cosa talmente lontana da loro, da non porsi nemmeno il problema, concentrandosi piuttosto sul bisogno più urgente di riuscire a instaurare legami di amicizia e/o sentimentali in genere. Tuttavia, ammettono che, nel momento in cui vi si soffermano, la poca o nessuna esperienza in ambito sessuale li fa sentire molto in difetto. Dunque il problema c'è ed è riconosciuto, ma semplicemente o viene evitato o collocato su una scala di priorità secondaria.

C'è poi una terza categoria di hikikomori che vive il sesso come un fallimento profondo e come una pressione che genera grande disagio. Una di quelle mancanze di cui dover rendere conto al mondo esterno e che dunque spinge a evitare le relazioni interpersonali in modo da non provare vergogna.


Per quanto riguarda invece lo sfogo degli istinti sessuali, la maggior parte degli hikikomori sperimenta un forte calo della libido, a causa dell'apatia, della depressione o degli eventuali farmaci antidepressivi assunti. Solo una minoranza sembra esporsi a un abuso del materiale pornografico e al rischio della masturbazione compulsiva.



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Conclusioni


Le pressioni sessuali stanno aumentando nella società moderna e sono in grado di generare forti manifestazioni di insofferenza, sopratutto nei soggetti più fragili.

Gli hikikomori sembrano, nella maggior parte dei casi, riuscire a gestirle attraverso un'idealizzazione del sesso che prende nettamente le distanze dall'attuale mercificazione mediatica. Sarebbe interessante approfondire se questa concezione romantica può essere inserita all'interno di una loro interpretazione più generale dell'esistenza, oppure si tratta solamente un meccanismo di difesa attivato per sfuggire da un vuoto talmente profondo da non poter essere gestito in altro modo se non attraverso il rifiuto.

In ogni caso gli hikikomori sono ben consapevoli di dover giustificare al mondo le proprie peculiarità e le proprie mancanze in fatto di esperienze sessuali e questo li pone in una condizione di difficoltà e pressione.

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