Molti genitori contrari al vaccino hanno deciso di ritirare i propri figli da scuola, attivando di fatto quello che viene definito "homeschooling" (o "Educazione parentale"): la scuola si sposta a casa e l'insegnante diventa il genitore stesso, oppure, chi può permetterselo, ricorre a insegnanti privati.
Si tratta di un trend in forte crescita e dobbiamo necessariamente chiederci che impatto può avere sui giovani, sulle famiglie e sul fenomeno dell'isolamento sociale volontario (hikikomori). In questo articolo proviamo a fare qualche ipotesi, analizzando sia i possibili pro che i possibili contro.
Homeschooling: un fenomeno in crescita
La pandemia e la questione vaccini hanno solo accelerato un trend che era già in crescita da tempo, e non solo in Italia. Negli Stati Uniti, in particolare, l'homescooling è una pratica molto diffusa che coinvolgerebbe addirittura quasi il 20% di tutti gli studenti (prima della pandemia la percentuale era comunque elevata, pari al 3,3%).
Nel nostro paese la percentuale sembra essere nettamente più bassa, ma i numeri sono comunque rilevanti e con la pandemia sono più che raddoppiati, passando da circa 5 mila a oltre 15 mila nell'arco di tre anni, dal 2019 al 2021.
Tra le motivazioni per cui un ragazzo studia a casa e non in classe c'è ovviamente anche l'hikikomori. Tanti genitori della nostra associazione si sono trovati a dover attivare questo tipo di percorso, spesso l'unico sostenuto o accettato dal figlio. Esistono anche delle scuole per drop out, ma sono poche e spesso costose, e, in ogni caso, non è detto che gli hikikomori accettino di frequentarle.
In generale la crescita dell'homeschooling e delle scuole private è un fenomeno strettamente collegato all'incapacità della scuola pubblica di essere inclusiva anche nei confronti dei ragazzi caratterialmente più deboli e con maggiori difficoltà di integrazione sociale.
Pro e contro dell'homeschooling
- la possibilità di continuare a studiare e non perdere l'anno scolastico per quei ragazzi che non riescono a frequentare in aula a causa della forte ansia sociale o per gravi difficoltà di integrazione (es. bullismo sistematico);
- la possibilità di sviluppare un legame più profondo e intimo con il genitore;
- la possibilità di parametrare il percorso di studio, il ritmo e le modalità di apprendimento in base alle caratteristiche del singolo ragazzo.
- il rischio di perdere completamente i contatti con la rete sociale dei coetanei, con una conseguente diminuzione delle competenze relazionali e una generale disabitudine a rapportarsi con il mondo esterno, che potrebbe sul lungo periodo avere degli effetti profondamente negativi sul ragazzo;
- il rischio di sviluppare un rapporto di dipendenza eccessiva con il genitore, con una possibile maggiore difficoltà nel processo di emancipazione dalla famiglia nel corso dell'adolescenza;
- lo sviluppo di lacune in quelle materie dove il genitore non è adeguatamente preparato;
- il rischio di interiorizzare eccessivamente il punto di vista della realtà del genitore, privandosi della possibilità di esporsi a sistemi valoriali e interpretativi diversi.
Impatto sul fenomeno degli hikikomori
Purtroppo la scuola pubblica al momento ha moltissime lacune e continua a perdere studenti di anno in anno, con o senza Covid. Per chi può permetterselo, l'alternativa migliore è comunque rappresentata dalla scuola privata, che può talvolta andare a compensare le mancanze createsi nel pubblico.
L'homeschooling è una pratica che andrebbe preferita solamente in casi eccezionali.
Presidente e fondatore Hikikomori Italia