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Il numero di donne hikikomori è sottostimato





Le statistiche raccolte fino a oggi descrivono l'hikikomori come un fenomeno quasi esclusivamente maschile. Alcuni studi parlano addirittura del 90% di uomini contro il solo 10% di donne.

Questa enorme sproporzione viene spesso giustificata con il fatto che i maschi sono maggiormente soggetti alle pressioni di realizzazione sociale, mentre le aspettative sulle donne sarebbero culturalmente minori.

Ma è davvero così?





Le donne hikikomori sono solamente il 10% dei casi?


In un suo recente intervento la famosa scrittrice giapponese Kyoko Hayashi ha dichiarato che il numero delle donne hikikomori in Giappone è sottostimato a causa degli stereotipi di genere. Infatti, siccome la figura della donna è molto più "casalinga" rispetto a quella degli uomini, tante ragazze socialmente recluse vengono ignorate.

A tal proposito voglio riportare il commento lasciato da una ragazza sulla pagina Facebook, in quanto lo ritengo particolarmente illuminante:

"Io credo che sia considerata una cosa normale per una donna starsene chiusa in casa, è per questo che non viene neanche in mente di farle rientrare nella categoria. Socialmente è molto più accettabile. 
Prima di tutto, perché alle donne viene data molta meno libertà fin dall'infanzia. Le bambine e le ragazze tendono ad essere più protette dai genitori rispetto ai maschi, che la contrario, sono spinti ad uscire, a socializzare e ad avvicinarsi al sesso opposto. 
Se un ragazzo non esce è considerato uno sfigato, se una ragazza non esce invece significa che è una con la testa a posto. E anche crescendo la situazione non cambia, è sempre l'uomo ad essere spinto a realizzarsi e ad avere una vita sociale attiva.
Mi viene in mente che una volta mi fecero una battuta: «Se un hikikomori è uno che se ne sta sempre chiuso in casa, allora di hikikomori donne sposate ne conosco a bizzeffe»"


Leggi il libro

Le donne hikikomori sono più di quello che pensiamo


È questa la conclusione a cui sono arrivato, anche basandomi sulle testimonianze raccolte nel Gruppo Genitori, nel Forum e, soprattutto, nella Chat Skype dedicata hai ragazzi.

Inoltre, mi sento di aggiungere che la condizione delle donne hikikomori è perfino più delicata rispetto a quella dei maschi, in quanto può capitare che il loro stato di isolamento venga sottovalutato anche dagli stessi genitori.


Leggi anche:



Commenti

  1. ciao mi piacerebbe approfondire il tema della reclusione sociale anche delle donne, potreste consigliarmi studi e libri sull'argomento?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, sono una sociologa e sto scrivendo una tesi su questo. Nel corso dei miei studi ho individuato una ricerca che parla proprio dell'autoreclusione femminile: si chiama "Hikikomori. Il viaggio bloccato dell'eroe", di Marialuisa Mazzetti... la casa editrice non ha rinnovato la pubblicazione, ma si trova in diverse biblioteche. A me è piaciuto molto il suo approccio, in alcuni punti utilizza un linguaggio più scientifico ma nel complesso è scorrevole

      Elimina

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