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Sempre più spesso l'hikikomori viene confuso con la dipendenza da Internet. Ho riscontrato questo errore in tantissimi articoli comparsi sul web, anche su testate prestigiose.
Eccone alcuni:
- Ilsole24ore: Dipendenza da web per la sindrome hikikomori
- Mammedomani.it: Adolescenti dipendenti dal web? Hanno la "sindrome Hikikomori"
- Adnkronos.com: Chiuso in casa a giocare alla Playstation. Sedicenne vittima della sindrome di Hikikomori
- Italiasalute.it: Dipendenza da web, la sindrome di Hikikomori
- Dilei.it: Dipendente da internet? Colpa della sindrome di Hikikomori
- Fastweb.it: Hikikomori, la sindrome da dipendenza da internet
Tutti esempi di cattiva informazione e in questo post cercherò di spiegare perché.
Inoltre, utilizzare internet non significa necessariamente sviluppare con esso una relazione di dipendenza. La maggior parte degli hikikomori utilizza questo strumento come passatempo o come semplice mezzo di evasione.
Da un certo punto di vista, internet rappresenta un vantaggio per gli hikikomori perché permette loro di mantenere delle relazioni (seppur virtuali) con altre persone. Infatti, gli hikikomori che scelgono di non usare internet vivono in uno stato di isolamento totale.
Perché molti hikikomori non usano internet?
Isolandosi nella propria stanza l'hikikomori vuole allontanarsi da tutte quelle dinamiche che dominano il mondo sociale al di fuori della propria abitazione. Dunque, anche l'utilizzo di chat, forum e social network rappresenta comunque un contatto con il mondo esterno e per molti hikikomori ciò comporta un'enorme difficoltà.
Inoltre, è importante sottolineare che il fenomeno degli hikikomori nasce in modo completamente autonomo rispetto allo sviluppo delle nuove tecnologie. Infatti, negli anni 80', quando il fenomeno degli hikikomori esplose in Giappone, il computer e internet non facevano ancora parte della nostra vita quotidiana.
Questa è la domanda che vorrei porre a tutti coloro che incautamente continuano a riferirsi agli hikikomori come a ragazzi affetti da Internet Addiction. Se fosse veramente così, il termine "hikikomori" sarebbe completamente ridondante e non avrebbe motivo di esistere.
In Italia, a causa della cattiva informazione, la parola "hikikomori" rischia di diventare un sinonimo di "Dipendenza da Internet" e perdere così completamente le sue peculiarità e il suo significato originale.
Inoltre, è importante sottolineare che il fenomeno degli hikikomori nasce in modo completamente autonomo rispetto allo sviluppo delle nuove tecnologie. Infatti, negli anni 80', quando il fenomeno degli hikikomori esplose in Giappone, il computer e internet non facevano ancora parte della nostra vita quotidiana.
Se hikikomori e dipendenza da Internet fossero la stessa cosa, sarebbe stato davvero necessario coniare un nuovo termine?
Questa è la domanda che vorrei porre a tutti coloro che incautamente continuano a riferirsi agli hikikomori come a ragazzi affetti da Internet Addiction. Se fosse veramente così, il termine "hikikomori" sarebbe completamente ridondante e non avrebbe motivo di esistere.
In Italia, a causa della cattiva informazione, la parola "hikikomori" rischia di diventare un sinonimo di "Dipendenza da Internet" e perdere così completamente le sue peculiarità e il suo significato originale.
Quali sono i legami tra hikikomori e Dipendenza da Internet?
Hikikomori e Dipendenza da Internet sono due cose diverse. Questo non esclude però che le due condizioni possano in qualche modo sovrapporsi e favorirsi a vicenda.
È infatti vero che lo stato di isolamento spinge l'hikikomori a rifugiarsi nella rete e a utilizzarla come unico mezzo di contatto con il mondo esterno. In questo caso, tuttavia, l'uso di internet rappresenta una conseguenza e non una causa dell'isolamento. Infatti, anche se con il tempo un hikikomori dovesse diventare dipendente da internet, ciò non significherebbe che il suo isolamento sia originato da tale dipendenza.
Al contrario, quando è l'abuso di internet che spinge l'individuo verso un graduale allontanamento dalla società si DEVE parlare di "dipendenza da internet" e non di hikikomori.
La differenza è sostanziale.
Ciao, io sto scrivendo la mia tesi di laurea proprio sul fenomeno Hikikomori. Da quali fonti hai preso questa stima? Perché io ho risultati diversi..
RispondiEliminaCiao, se ti riferisci alla percentuale di hikikomori che usa internet, ho trovato il dato su questo libro:
EliminaRicci, C. (2011). L'esperienza antropologica giapponese. In G. Sagliocco (a cura di), Hikikomori e adolescenza. Fenomenologia dell'autoreclusione (pp. 27–40). Milano-Udine: Mimesis.
Anch'io ho dedicato la mia tesi di laurea al fenomeno degli hikikomori. Se ti può interessare un consulto la trovi qui: http://www.tesionline.it/default/tesi.asp?idt=43054
A presto.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiao, anche io vorrei scrivere la mia tesi a riguardo, potresti suggerirmi dei testi su cui approfondire l'argomento.
RispondiEliminaGrazie
Giorgia
Ciao Giorgia, per questo tipo di richieste contattami tramite mail: hikikomoriitalia@gmail.com
EliminaGrazie!
Buongiorno, sono una studentessa di quinta e con la mia tesina vorrei mostrare il complesso mondo degli Hikikomori.
RispondiEliminaAvrei alcune domande da porvi:
La prima sarebbe: dove posso trovare più in formazione sulle conseguenze del isolamento? (Ho già letto i libri di Carla Ricci)
Seconda domanda: Ho visto molte terapie psicoterapeutiche a queste possono venire affiancate terapie farmacologiche?
Grazie per l'attenzione sperò potrete darmi una mano
arrivederci.
Ciao, scrivimi all'indirizzo mail: hikikomoriitalia@gmail.com
Eliminagrazie mille
Elimina. . . il contenuto di questo articolo è una relativa conferma a ciò che penso sull'argomento . . . grazie
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