Il fenomeno degli Hikikomori, esploso ormai da anni in Giappone, sta prendendo piede sempre di più anche in Europa, Italia inclusa. Ragazzi che decidono di chiudersi nella propria camera da letto per mesi e anni, rifiutandosi, nei casi più gravi, di parlare persino con i propri genitori.
Spesso si guarda a loro come strani, disadattati, fifoni, ma non possiamo ignorare le nostre colpe. Le colpe di una società che sta diventando sempre più feroce, rapida e che non dà la possibilità di sbagliare, di essere diversi, di comportarsi al di fuori della logica del gruppo. C'è da chiedersi se questi ragazzi sono davvero così "pazzi" a volersi chiudere nelle propria stanza, che spesso rappresenta un rifugio sicuro, lontano da occhi indiscreti e dai problemi che esistono oltre la porta.
Il primo obiettivo di questo blog è proprio questo: cercare di capire, non curare. Affrontare il problema senza stigmatizzarlo e senza giudicare.
Il secondo obiettivo è quello di fornire ai ragazzi italiani che si sentono vicini all'hikikomori, o che comunque nutrono delle difficoltà in qualche modo riconducibili a questa problematica, un primo appiglio, la possibilità di potersi confrontare senza il timore di essere giudicati.
In sostanza, questo blog nasce con l'ambizioso scopo di essere uno spiraglio di luce nel buio della camera, un primo passo verso la porta d'ingresso, un primo sguardo fuori dalla finestra.
In sostanza, questo blog nasce con l'ambizioso scopo di essere uno spiraglio di luce nel buio della camera, un primo passo verso la porta d'ingresso, un primo sguardo fuori dalla finestra.