Passa ai contenuti principali

Hikikomori Italia Genitori: in Romagna siglato storico protocollo d'intesa con la sanità




Dopo il primo storico accordo siglato tra l'associazione Hikikomori Italia Genitori ONLUSl'Ufficio Scolastico Regionale Piemontese, anche in Emilia-Romagna siamo riusciti a raggiungere il primo importantissimo aggancio con le istituzioni locali, siglando un protocollo d'intesa con il Servizio Sanitario Regionale e il Comune di Cesena.





L'obiettivo è quello di istituire un comitato tecnico territoriale di osservazione e funzioni propositive di intervento sul malessere dei minori e dei giovani adulti in condizioni di ritiro sociale volontario (hikikomori), oltre che di altre forme di disagio.

L'aspetto più importante sarà l'attivazione di un tavolo che si occuperà della progettazione concertata di formazione per gli operatori e della progettazione di strumenti operativi sul campo, sia per la prevenzione che per l’intervento sui casi già in essere, sia in aiuto ai ragazzi che alle famiglie.

Questo risultato è stato possibile grazie al grande impegno dei genitori nostri associati in Emilia-Romagna e, in particolare, grazie ad Antonella Rogai, medico, che ha messo a disposizione la sua esperienza di genitore e la propria competenza professionale seguendo tutti i lavori di stesura del documento.

Che cosa accadrà ora? I casi di ragazzi hikikomori dell'area di Cesena potranno essere analizzati e gestiti in collaborazione tra Hikikomori Italia Genitori, le istituzioni, la sanità e altre associazioni del territorio, dando garanzia di pluralità di azioni e soprattutto di poter portare la nostra voce, la nostra competenza e poter visionare le modalità di intervento che verranno intraprese.


Seguici su 
Facebook | Instagram | Youtube | Telegram

Post popolari in questo blog

Come si aiuta chi non vuole essere aiutato?

ITA |  ENG Molti hikikomori ritengono di non avere alcun problema e ripetono di voler essere lasciati in pace. Questo atteggiamento di rifiuto porta inevitabilmente a continui conflitti con i genitori che, invece, vorrebbero vedere il figlio condurre una vita diversa, una vita "come quella dei coetanei". I genitori più determinati, dopo lunghe battaglie, riescono a convincere i figli a recarsi da uno psicologo, ma i percorsi psicoterapeutici possono rivelarsi inconcludenti quando non vi è una reale motivazione intrinseca da parte degli hikikomori a cambiare il proprio stato. Spesso, chi accetta di essere seguito da un professionista lo fa solamente per "fare contenti gli altri" e per far cessare le pressioni dei famigliari. Losing You - LY "I o sto bene, perché volete costringermi a fare una vita diversa?" Questa è una delle principali obiezioni che potrebbe avanzare un hikikomori. E non è necessariamente una bugia. In quel momen

Come approcciare un hikikomori: buone prassi e comportamenti da evitare

ITA | ENG Avere a che fare con un hikikomori rappresenta una compito delicato per chiunque , si tratti di un genitore, di un insegnante, di un amico o di uno psicologo, dal momento che ci si trova a doversi relazionare con persone profondamente negative, sfiduciate e disilluse nei confronti dei rapporti interpersonali. Per non essere respinti bisogna cercare di aggirare le barriere che hanno eretto nei confronti del mondo sociale , evitando qualsiasi tipo di forzatura o atteggiamento supponente, ma ponendosi come degli interlocutori umili, empatici e non giudicanti. Losing You - LY In questo post ho voluto provare a riassumere i comportamenti che, sulla base della mia esperienza, si sono rivelati propedeutici a raggiungere dei risultati positivi e quelli che, al contrario, tendono a generare nell'hikikomori ulteriore chiusura e possono, talvolta, aggravarne la condizione di isolamento. Comportamenti consigliati 1. Riconoscerne la sofferenza Anche se la

I tre stadi dell'hikikomori: dai primi campanelli d'allarme all'isolamento totale

ITA |  ENG La definizione originaria giapponese di hikikomori prevede che il soggetto sia isolato completamente per un tempo minimo di 6 mesi.  Personalmente, ritengo poco sensato e scarsamente utile in termini pratici fare riferimento a tale definizione in modo rigido. L'hikikomori, per come lo intendo io, è una pulsione all'isolamento sociale che può essere più o meno intensa e meglio o peggio contrastata dal soggetto che la esperisce in base a una serie di fattori personali e ambientali (temperamento, ambiente famigliare, ambiente scolastico, ambiente sociale, ecc.). L'isolamento totale e prolungato descritto nella definizione precedentemente citata, non è che l'ultima fase di un processo graduale , ovvero quando il soggetto che percepisce la pulsione a isolarsi, decide, per una serie di concause, di abbandonarsi a essa e smettere di provare a contrastarla. Losing You - LY